Se vi siete persi la prima parte dell’articolo di ieri in cui parlavo dell’ansia e della floriterapia, vi invito ad andare a leggerlo cliccando qui.
“FORZA VITALE”
OMEOPATIA
L’omeopatia riserva una dolce energia che andrà a risolvere le cause più profonde dello stato ansioso.
Qual è la sua origine, il perché l’ansia si radica giorno dopo giorno viene svelato dall’omeopatia stessa che risponde a queste non semplici domande. Non ci sono delle regole che caratterizzano gli attacchi d’ansia o stress, non esiste una cadenza regolare, fa tutto parte della nostra psiche e non servono reali motivi per scatenarle. Questo rimedio ci aiuta a ristabilire il contatto con il nostro “io” più autentico, più profondo, ed agisce contemporaneamente sui sintomi di questi attacchi.
Servono delle settimane per “arrivare” alla base del problema e sarà graduale; occorre costanza e come in tutte le cose che si fanno, credere pienamente in quello che si sta facendo. La scelta dei rimedi deve essere molto accurata e profonda e spesso sono necessarie più visite omeopatiche per individuare la cura più adatta.
Ora vi elencherò dei rimedi dovuti a più stati d’ansia e stati di stress, con annessi disturbi e tipologie di caratteri.
Ignatia amara è indicato alla persona che ha subito traumi affettivi, distacchi dolorosi. È utile dopo delusioni sentimentali, stress emotivi, cattive notizie. Una delle caratteristiche particolari per il quale viene usato questo prodotto, sono i sintomi contraddittori cioè che ride quando è triste. Rappresenta uno dei più importanti ansiolitici omeopatici.
La dose consigliata adatta per il sistema nervoso è di una diluizione 9CH, 3 granuli o 8-10 gocce una volta al giorno.
L’Arseniculm album quando manca il fiato, con un desiderio costante di piangere, per una persona molto diffidente, con un’ansia molto profonda con conseguenti cefalee occipitali. Questi sintomi peggiorano durante la notte e con il freddo. Sui può associare benissimo la figura del cavallo a questa persona, essendo un animale facilmente spaventabile e sempre in movimento. L’assunzione consigliata è la diluizione 5CH, 3 granuli, o 5 – 6 gocce, 3 – 5 volte al giorno in base alla gravità dei sintomi per almeno un mese.
L’Ambra grisea quando si è sempre spaventati, come se ci attraversasse un sottile ma costante terrore che non ci abbandona mai, specialmente di notte. È utile per la persona timida, sempre agitata e inibita davanti ad altre persone. In questo caso i sintomi peggiorano con il calore diversamente dal precedente, per l’ansia che produce insonnia, fobie, mancanza di fiato a carattere nervoso e tosse nervosa.
Dose: 5 granuli 7CH ad ogni crisi acuta o 5 granuli 3 volte al giorno. Il periodo della somministrazione varia in base all’entità dei sintomi, generalmente mai meno di un mese.
Se ci sentiamo in difficoltà quando siamo in mezzo alle persone e troviamo difficile tenere il contatto sociale, significa che la spia dell’ansia si è accesa ed come anche negli altri casi anche qui c’è il rischio che si cronicizza col tempo e l apparato che ne trae le conseguenze più facilmente è l’intestino. In questo caso Aconitum Napellus, 3 granuli 30CH una volta alla settimana per un periodo massimo di 3 mesi.
In un altro caso ci possiamo trovare di fronte al timore del cambiamento.. la persona che si sente bene solo se vive pienamente le sue abitudini, legata alla sua casa, alla sua terra a tal punto da creare la crisi d’ansia al pensiero di doversi spostare.
Scegliamo Cocculus in questo caso, molto utile anche per prevenire i disturbi dovuti al viaggio. 5 granuli 30CH una volta alla settimana in cicli di 15 giorni.
La crisi d’ansia non nasce ed esplode con una manifestazione acuta improvvisa, ma cresce progressivamente ed esplode in situazioni che non centrano nulla con quelle che l’hanno generata. La scelta del rimedio deve essere ben approfondita, ed è importantissimo il colloquio con l’omeopata di fiducia per arrivare a ritrovare la serenità e la pace interiore.
“PIANTA.. UOMO..VITA..”
FITOTERAPIA
Vincere l’ansia con le piante medicinali era un’arma usata fin dal Medioevo, in modo più semplicistico rispetto all’attuale ma è fin da allora che viene stato tramandato l’uso da generazione a generazione.
Guardiamo insieme quali sono attualmente i fitoterapici “classici” per il disturbo ansioso.
Come ho già ripetuto prima, l’ansia interessa vari aspetti psicofisici.. giorno dopo giorno le proprietà fitoterapiche saranno capaci di trasformare le crisi in energia nuova e vitalità.
Nei periodi di stress intenso il vero toccasana è la Melissa, interviene molto dolcemente ma in sincronia rispetto al disturbo che sembra radicato ma che arriva da una causa molto precisa.
I sintomi fisici sono associati anche al conflitto col cibo che nel momento in cui ci sediamo a tavola lo stomaco si chiude, alla difficoltà nell’addormentarsi e l’ipersudorazione.
Dose: TM (tintura madre) 30 gocce in poca acqua per 3 volte al giorno altrimenti 50 gocce sempre in poca acqua mezz’ora prima di mettersi a letto, il tutto per un periodo di 3 mesi.
Il passato che torna sempre a farsi presente, radica ancor più l’ansia ed il rimuginare non staccando mai il pensiero ne è la conseguenza. La Magnolia officinalis è l’ideale, può rivelarsi un rimedio interessante in caso di sonno disturbato. L’inquietudine in questa persona torna sempre a farsi sentire, si crea una giustificazione per i limiti che gli vengono imposti. La persona crede che lo stato ansioso sia diventato cronico e che faccia parte di lei. Nervosismo e senso di terrore e difficoltà a digerire sono i sintomi dove la Magnolia officinalis andrà ad alleviare, lavorando a lungo termine. Un’ottimo ansiolitico contro lo stress psicofisico.
Uso e dosi: compresse (estratto secco di corteccia) 2 compresse al giorno prima dei pasti.
Tiglio e biancospino svolgono un’azione ipotensiva e quindi sono maggiormente indicati a coloro che somatizzano l’ansia sviluppando tachicardia, palpitazioni, aritmie e pressione alta. La notte in questo caso può diventare ‘luogo fertile’ per le manifestazioni ansiose, i pensieri diventano pesantissimi e diventa difficile non esserne schiacciati.
La dose in questo caso sottoforma di TM (tintura madre) 20 gocce 3 volte al giorno per un mese. Evitare con cardiopatie.
L’Escolzia è utilissima quando abbiamo la mente annebbiata, la testa pervasa dall’inquietudine. La memoria e la concentrazione sono a rischio con il perdurare dello stato ansioso e col tempo si “fonde” con i nostri modi di essere, alterano la nostra personalità.
Questo estratto secco ci aiuta a liberarci dai conflitti della mente e del cuore, ridona il giusto equilibrio ed il piacere delle emozioni.
Uso e dosi: 3 compresse al giorno per un periodo di 2 mesi.
Con la Passiflora svolge un’azione sedativa del sistema nervoso, ed è uno dei sistemi fitoterapici più usati. E’ un sedativo ansiolitico naturale e viene anche usata in caso di dolori mestruali.
TM di passiflora: 30 gocce diluite in acqua da assumere anche 3 volte al giorno, oppure 30/40 gocce prima di coricarsi. Ne viene sconsigliato l’uso in caso di gravidanza. Altre interazioni sono associate ai farmaci ansiolitici, consultare in questo caso il medico omeopata.
Oggi le “erbe e le piante officinali” sono quelle utilizzate per preservare la salute e il benessere di uomini e animali; che possono essere impiegate tali e quali in cucina, come spezie per aromatizzare alimenti; nella preparazione di tisane; oppure lavoratecon procedure chimiche, nella produzione di liquori, integratori alimentari, cosmeticie altri prodotti per la casa.
Nel prossimo articolo troverete altre informazioni “sulla giusta tavola” per tenere sotto controllo l’ansia con l’alimentazione.